Il corpusscripta contiene 305 186 606 parole, ma quelle italiane ben formate, prese una sola volta, sono 1 367 577. Si tratta di una frazione relativa esigua (lo 0,448%) ma in assoluto costituisce una lista molto corposa, utile per una ampia ricerca di parole in rima, a partire da un frammento finale.
Occorre precisare, però, che il frammento non deve essere più breve di tre caratteri e deve iniziare per vocale. Inoltre, siccome la lista delle parole ben formate presente in scripta non considera l'accento tonico, può verificarsi il caso di risultati inattesi. Per esempio, digitando olo è naturale aspettarsi fra i risultati la parola volo, ma si otterrà anche refolo che, essendo una parola sdrucciola, andrebbe esclusa dai risultati attesi.
Sostantivi e aggettivi insolitamente coniugati
Un pregio dei testi letterari di qualità è la presenza di sostantivi coniugati ad aggettivi in maniera creativa, tali da costituire spesso una figura retorica.
L'ossimoro, per esempio, presenta una evidente contraddizione di significato che tuttavia, piuttosto che disturbare, produce un effetto che sorprende favorevolmente, come in allegra disperazione. La sinestesia mescola impropriamente, ma con un apprezzabile risparmio di elocuzione, sensazioni disparate, come in penombra puzzolente.
In modo più semplice, un'espressione come pioggia scintillante, pur non essendo una figura retorica, alimenta egualmente una piacevole sorpresa, perché lascia immaginare l'inaspettata presenza di una luce che tuttavia non viene nominata. Non così pozzanghera scintillante, assai meno evocatrice di un fenomeno collaterale. Al contrario, la combinazione denti scintillanti appare alquanto banale e sembra adatta solo a decantare le virtù di un dentifricio.
Tutti gli esempi citati sono tratti dal romanzo L'amore molesto di Elena Ferrante, come si può verificare compilando la maschera in fondo. Naturalmente la ricerca può essere condotta su molti altri testi, a condizione che riguardino romanzi o storie in forma di romanzo pubblicati fra il 1951 e il 2000. La limitazione è dovuta al fatto che è stato necessario non solo registrare ma anche annotare tali testi – attività assai onerosa, descritta altrove – per ottenere il risultato richiesto.
